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Il modo in cui un paese sceglie di gestire la prostituzione può influenzare il numero e le modalità di sfruttamento sessuale di donne e minori trafficati? Per rispondere a questo interrogativo, il libro passa in rassegna le politiche in materia di prostituzione esistenti nell'Unione Europea, identificando quattro modelli: l'abolizionismo, il neo-abolizionismo, il proibizionismo e il regolamentarismo. A partire da tali modelli e da una panoramica della raccolta dati sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale nei venticinque stati membri, il volume si concentra sugli undici paesi che dispongono di statistiche più affidabili sulle vittime. Di questi paesi approfondisce sia le politiche e le prassi applicative, sia gli aspetti quantitativi e qualitativi della tratta. Quest'analisi è volta a comprendere se e come l'approccio nazionale alla prostituzione condizioni i luoghi dello sfruttamento di donne e minori, il livello di violenza sulle vittime e la loro quantità. È un primo passo per interventi nel campo della prostituzione che abbandonino un'ottica emergenziale, di stampo moralistico o di mera gestione dell'insicurezza che il fenomeno genera nei cittadini, per abbracciarne una basata sulla valutazione oggettiva delle politiche. Proprio una valutazione oggettiva delle politiche può portare a strumenti migliori di riduzione del danno complessivo derivante dal mercato del sesso a pagamento.